domenica 24 gennaio 2010

TAIPEI: DISCORSO DEL PRESIDENTE MA YING-JEOU

Ufficio di Rappresentanza di Taipei in Italia 駐義大利代表處
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Il Discorso del Presidente Ma Ying-jeou sul 2010
Post Date:2010/1/14
Il primo gennaio scorso, durante la cerimonia di commemorazione della fondazione della Repubblica di Cina (Taiwan), il Presidente Ma Ying-jeou ha pronunciato il suo discorso alla nazione concentrando l’attenzione sul lavoro della sua amministrazione. In merito ai rapporti nello Stretto e alle relazioni internazionali del Paese, ha dichiarato, il governo opera senza che una delle due cose influenzi l’altra.

Ma Ying-jeou ha riferito che il governo cercherà un bilanciamento obiettivo tra le relazioni con la Cina continentale e le relazioni esterne, in quanto esse risultano essere complementari e possono progredire di pari passo.

Ha inoltre dichiarato che la recente distensione tra le due sponde ha permesso a Taiwan di ottenere maggior spazio sulla scena internazionale ed ha dato al suo popolo il coraggio e la volontà di proseguire su questa strada, creando un circolo virtuoso tra i rapporti con la Cina continentale e le relazioni internazionali.

In merito agli sviluppi economici, Ma Ying-jeou ha indicato come il 2010 sarà un anno cruciale per la completa ripresa della situazione interna. Il governo dovrà mostrarsi proattivo per mantenere salda la crescita economica. Per Taiwan saranno quindi necessarie la diversificazione dei settori industriali, il miglioramento di quelli tradizionali e la crescita del valore aggiunto offerto dal terzo settore, quello dei servizi.

Inoltre, in ambito internazionale, il Paese dovrà mantenere una presa salda sui trend correnti dell’economia globale, partecipando nella sempre più integrata economia dell’Estremo Oriente ed esplorando nuovi mercati.

Un altro tema affrontato da Ma Ying-jeou ha riguardato i cambiamenti climatici e il ruolo che Taiwan dovrà ricoprire in questa lotta globale. La riduzione delle emissioni di CO2 sarà, per il 2010, uno degli obiettivi nazionali. Il governo istituirà benefici fiscali, piani d’azione, programmi e incentivi per aiutare e stimolare le imprese a ridurre le proprie emissioni.

Il governo taiwanese, inoltre, aumenterà i propri sforzi per sostenere la nascente industria cosiddetta “verde”, trasformando Taiwan in uno dei principali produttori di tecnologie energetiche sostenibili.

Ma Ying-jeou ha successivamente ribadito che la ripresa dei “Colloqui dello Stretto” (lo scorso dicembre si è tenuto il quarto colloquio) è stata impostata su base paritaria. La Repubblica di Cina è una nazione sovrana e Taiwan è già da tempo una democrazia la cui sovranità risiede nelle mani del popolo. Il futuro di Taiwan è deciso dai suoi 23 milioni di cittadini.

In particolare, essendo la Repubblica di Cina una democrazia, le politiche dello Stretto dovranno essere soggette alla supervisione sia del Parlamento (lo Yuan Legislativo) sia dell’opinione pubblica. Per questo, il governo deve essere responsabile nei confronti di entrambi e deve aumentare il dialogo con i partiti d’opposizione per raggiungere il consenso e guadagnare sostegno.

Il Presidente Ma ha infine evidenziato l’importanza che i partiti di maggioranza e di opposizione ingaggino la via del dialogo e della cooperazione sugli argomenti chiave della politica. Sono molti i temi sui quali i diversi partiti possono collaborare, al fine di promuovere la prosperità e il progresso di Taiwan. Essere testimoni di questa cooperazione è un desiderio non solo del Presidente, ma di tutta la popolazione taiwanese.

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