domenica 31 maggio 2009

SANITA' E TAIWAN

Tratto da www.agenziaradicale.com


Un nuovo scenario sanitario mondiale Rendiamo Taiwan parte della soluzione globale
venerdì 29 maggio 2009


di

YEH CHING-CHUAN





Ministro,

Dipartimento della Salute













Repubblica

di Cina (Taiwan)











Con l’attendismo e la flessibile

pazienza tipici della cultura orientale alla fine Taiwan ha ottenuto di venire

ammessa a partecipare ai lavori dell’Assemblea Mondiale della Sanità, sia pure

solo come Membro osservatore e con la dizione di “Taipei Cinese” e non – o non

ancora – come Membro ordinario a tutti gli effetti.













È un importante risultato in quel

processo che normalizzazione tra l’Isola e la Cina continentale, che Agenzia Radicale segue con

interesse, in quanto il metodo del dialogo e della reciproca comprensione, sia

pure a piccoli e progressivi passi, oggi si pone come modello in un’area

geostrategica ancora al centro di gravi tensioni e di velleitarismi

bellicistici.





Riceviamo e pubblichiamo un commento

al riguardo di Yeh Ching-chuan, Ministro della Salute di Taiwan







*****





In Taiwan, gli esperti di medicina e salute pubblica hanno a lungo sognato

il ritorno dell’isola all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per

contribuire direttamente e in modo efficace allo sforzo della comunità

internazionale per la salute.





Ora questo sogno si è realizzato, dal momento che Taiwan prenderà parte all’Assemblea

Mondiale della Sanità in qualità di membro osservatore con il nome di “Taipei

Cinese”, sforzandosi al pari di ogni altra nazione all’interno di questa

istituzione per promuovere la salute di tutti i popoli.









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Le pandemie non tengono in considerazione

i confini





In seguito alla continua crescita del commercio globale, del turismo e dei

viaggi d’affari, i confini nazionali diventano sempre più irrilevanti

nell’affrontare le minacce alla salute pubblica, al punto che tutte le nazioni

devono collaborare per il bene comune.





I recenti sforzi volti a tenere sotto controllo i virus influenzali e a

garantire la sicurezza alimentare offrono concreti esempi. Alcuni casi di

influenza aviaria riscontrati tra gli esseri umani si sono verificati in Paesi

vicini a Taiwan, nel novembre 2005. Gli spostamenti transnazionali di uccelli

migratori durante la stagione delle migrazioni hanno aumentato il rischio di

diffusione dell’influenza aviaria, altamente patogena, ben al di là dei suoi

focolai originari, così come è stato dimostrato in alcune ricerche che indicano che gli uccelli

migratori sono, in genere, tra i principali vettori di virus. Ogni anno, circa

1,25 milioni di uccelli, comprendenti 351 specie migratorie, volano verso il

sud dalla Cina continentale, dal Giappone, dalla Corea, verso Taiwan, prima di

continuare in direzione di Filippine, Indonesia, Malaysia e Australia. Essendo

Taiwan un luogo di transito obbligato per gli uccelli migratori, il rischio di

esplosione di influenza aviaria è considerevole.





Una ricerca condotta dal nostro Dicastero indica che, se dovesse

verificarsi un attacco di influenza aviaria trasmissibile da uomo a uomo,

potrebbero risultare infettati fino a 5,3 milioni di persone, con decessi che

si aggirerebbero intorno alle 14.000 unità.





Di conseguenza, ogni anno all’arrivo della stagione delle migrazioni, le

agenzie taiwanesi di salute pubblica entrano in stato di allerta per prevenire

il manifestarsi della malattia sull’isola. Fortunatamente, fino ad oggi, Taiwan

non ha ancora sperimentato alcuno scoppio di influenza aviaria, nè ha

registrato alcun caso di decesso connesso alla malattia.





Una prevenzione efficace dell’influenza aviaria richiede un lavoro

d’insieme da parte dei vari Paesi, comprensivo di una corretta comunicazione

per monitorare lo stato dell’epidemia e il livello di diffusione dei casi.





Chiaramente, la condivisione tra Paesi delle informazioni sullo stato della

trasmissione del virus e l’assistenza tecnica internazionale sono enormemente

importanti per la prevenzione di una pandemia globale.





Allo stesso modo, c’è urgente bisogno di cooperazione e di interscambio di

informazioni tra i vari Paesi per contrastare la diffusione del nuovo virus

H1N1. Quale membro della comunità internazionale, Taiwan parteciperà

accuratamente nello sforzo internazionale di prevenzione della pandemia.

Scambierà informazioni con ogni Paese, si impegnerà congiuntamente ad essi

nell’ostcolare la trasmissione della malattia, lavorerà attivamente alla

preparazione e allo sviluppo di un vaccino e immagazzinerà materiali per il

trattamento medico pertinenti ad affrontare qualsiasi potenziale scoppio

pandemico. E quando necessario, Taiwan offrirà il suo aiuto per assistere altri

Paesi nella prevenzione delle malattie, fornendo le risorse per le cure necessarie

e lavorando di pari passo con il resto del mondo per resistere alle incursioni

del virus influenzale.





L’altro esempio riguarda la sicurezza alimentare globale, che rappresenta

un problema sempre più serio. Mezzi di trasporto rapidi e tecniche di conservazione

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avanzate permettono a varie tipologie di cibi di trascendere le limitazioni

derivanti dalle distanze geografiche e di essere consumati in qualunque parte

del mondo.





I prodotti alimentari ora circolano ampiamente e i loro ingredienti possono

provenire da qualsivoglia luogo. E’ quindi sempre più difficile tenere sotto

controllo la sicurezza alimentare, dal momento che vi è una crescente varietà

di origini degli ingredienti. Soltanto una rapida circolazione di informazioni

dettagliate e una serrata cooperazione interfrontaliera nel monitorare e

controllare tali alimenti permette ad ogni Paese di tenersi al passo con la

situazione sanitaria per ogni tipo di cibo, e, nel momento in cui una minaccia

viene alla luce, di tracciare il percorso di ogni alimento contaminato dalla sua

partenza alla sua destinazione.





La Moderna organizzazione per la tutela della sicurezza del cibo è

differente dagli approcci tradizionali – La prevenzione richiede operazioni

concordate tra i Paesi.





Come gli altri Paesi, Taiwan deve confrontarsi con questi importanti

argomenti connessi alla salute pubblica. Affrontando le sfide di un mondo

globalizzato, Taiwan sarà in grado di partecipare egregiamente alle attività

dell’OMS. Unendosi al sistema sanitario internazionale, la Repubblica di Cina

(Taiwan) assicurerà la salute e la sicurezza di 23 milioni di Taiwanesi.











I Contributi che Taiwan può offrire

alla sanità mondiale





All’interno di una rapida crescita economica, Taiwan ha realizzato un

eccezionale sistema sanitario. L’Economist Intelligence Unit ha classificato

Taiwan al secondo posto nel mondo in termini di performance del sistema

sanitario, sottolineando gli ottimi risultati dell’isola. Dal ventesimo secolo

ad oggi, Taiwan ha raggiunto diversi obiettivi eccellenti, quali l’eliminazione

del vaiolo, del colera, della malaria e della poliomelite, l’estensione globale

del vaccino contro l’epatite B e il lancio di un programma di assicurazione

sanitaria universale.





Il ritorno di Taiwan nel sistema internazionale, derivante dall’opportunità

offertaci di partecipare all’Assemblea Mondiale della Sanità nel ruolo di

osservatori, ci permetterà di condividere la nostra esperienza con gli altri

Paesi e di contribuire alla salute della popolazione mondiale.





Taiwan ha dimostrato le proprie capacità con i risultati ottenuti nella

lotta alla malaria nel Sao Tomé e Principe, ed ha creato dei Taiwan Health Centers nelle Isole

Salomone e nelle Isole Marshall, per offrire cure mediche e servizi sanitari

pubblici.





Taiwan è oltremodo desiderosa di aiutare gli altri Paesi nella risoluzione

delle problematiche connesse alla professione medica, quali ad esempio la

pianificazione di un network sanitario, la prevenzione e il trattamento delle

malattie infettive, l’assicurazione sanitaria, la ricerca, il soccorso medico,

così come la prevenzione dai rischi del fumo. Noi faremo qualunque cosa in

nostro potere per contribuire alla crescita della comunità internazionale e per

migliorare la salute della popolazione mondiale.



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Conclusione





La comunità internazionale ha positivamente ha riconosciuto questa

attitudine pragmatica e flessibile, accogliendo Taiwan quale membro osservatore

dell’Assemblea Mondiale della Sanità, quest’anno.





La partecipazione di Taiwan nell’OMS sarà un grande passo avanti per i

diritti umani connessi con la salute globale, e cancellerà l’ultimo gap esistente nel network della

sicurezza sanitaria internazionale.





Noi speriamo di raggiungere una sempre maggiore partecipazione agli eventi,

ai meccanismi e ai incontri che caratterizzeranno il futuro dell’OMS, e

attendiamo con ansia di mettere in pratica la nostre competenze, contribuendo

così in maniera significativa alla sanità internazionale.





Taiwan è pronta a condividere con il mondo la sua esperienza e i traguardi

fino ad ora raggiunti nel settore sanitario, e si ripromette che nel prossimo

futuro seguirà attivamente ogni politica dell’OMS, prenderà parte agli eventi

di questa istituzione e farà del suo meglio per dare il proprio contributo.









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