Tratto da www.agenziaradicale.com
Un nuovo scenario sanitario mondiale Rendiamo Taiwan parte della soluzione globale
venerdì 29 maggio 2009
di
YEH CHING-CHUAN
Ministro,
Dipartimento della Salute
Repubblica
di Cina (Taiwan)
Con l’attendismo e la flessibile
pazienza tipici della cultura orientale alla fine Taiwan ha ottenuto di venire
ammessa a partecipare ai lavori dell’Assemblea Mondiale della Sanità, sia pure
solo come Membro osservatore e con la dizione di “Taipei Cinese” e non – o non
ancora – come Membro ordinario a tutti gli effetti.
È un importante risultato in quel
processo che normalizzazione tra l’Isola e la Cina continentale, che Agenzia Radicale segue con
interesse, in quanto il metodo del dialogo e della reciproca comprensione, sia
pure a piccoli e progressivi passi, oggi si pone come modello in un’area
geostrategica ancora al centro di gravi tensioni e di velleitarismi
bellicistici.
Riceviamo e pubblichiamo un commento
al riguardo di Yeh Ching-chuan, Ministro della Salute di Taiwan
*****
In Taiwan, gli esperti di medicina e salute pubblica hanno a lungo sognato
il ritorno dell’isola all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per
contribuire direttamente e in modo efficace allo sforzo della comunità
internazionale per la salute.
Ora questo sogno si è realizzato, dal momento che Taiwan prenderà parte all’Assemblea
Mondiale della Sanità in qualità di membro osservatore con il nome di “Taipei
Cinese”, sforzandosi al pari di ogni altra nazione all’interno di questa
istituzione per promuovere la salute di tutti i popoli.
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Le pandemie non tengono in considerazione
i confini
In seguito alla continua crescita del commercio globale, del turismo e dei
viaggi d’affari, i confini nazionali diventano sempre più irrilevanti
nell’affrontare le minacce alla salute pubblica, al punto che tutte le nazioni
devono collaborare per il bene comune.
I recenti sforzi volti a tenere sotto controllo i virus influenzali e a
garantire la sicurezza alimentare offrono concreti esempi. Alcuni casi di
influenza aviaria riscontrati tra gli esseri umani si sono verificati in Paesi
vicini a Taiwan, nel novembre 2005. Gli spostamenti transnazionali di uccelli
migratori durante la stagione delle migrazioni hanno aumentato il rischio di
diffusione dell’influenza aviaria, altamente patogena, ben al di là dei suoi
focolai originari, così come è stato dimostrato in alcune ricerche che indicano che gli uccelli
migratori sono, in genere, tra i principali vettori di virus. Ogni anno, circa
1,25 milioni di uccelli, comprendenti 351 specie migratorie, volano verso il
sud dalla Cina continentale, dal Giappone, dalla Corea, verso Taiwan, prima di
continuare in direzione di Filippine, Indonesia, Malaysia e Australia. Essendo
Taiwan un luogo di transito obbligato per gli uccelli migratori, il rischio di
esplosione di influenza aviaria è considerevole.
Una ricerca condotta dal nostro Dicastero indica che, se dovesse
verificarsi un attacco di influenza aviaria trasmissibile da uomo a uomo,
potrebbero risultare infettati fino a 5,3 milioni di persone, con decessi che
si aggirerebbero intorno alle 14.000 unità.
Di conseguenza, ogni anno all’arrivo della stagione delle migrazioni, le
agenzie taiwanesi di salute pubblica entrano in stato di allerta per prevenire
il manifestarsi della malattia sull’isola. Fortunatamente, fino ad oggi, Taiwan
non ha ancora sperimentato alcuno scoppio di influenza aviaria, nè ha
registrato alcun caso di decesso connesso alla malattia.
Una prevenzione efficace dell’influenza aviaria richiede un lavoro
d’insieme da parte dei vari Paesi, comprensivo di una corretta comunicazione
per monitorare lo stato dell’epidemia e il livello di diffusione dei casi.
Chiaramente, la condivisione tra Paesi delle informazioni sullo stato della
trasmissione del virus e l’assistenza tecnica internazionale sono enormemente
importanti per la prevenzione di una pandemia globale.
Allo stesso modo, c’è urgente bisogno di cooperazione e di interscambio di
informazioni tra i vari Paesi per contrastare la diffusione del nuovo virus
H1N1. Quale membro della comunità internazionale, Taiwan parteciperà
accuratamente nello sforzo internazionale di prevenzione della pandemia.
Scambierà informazioni con ogni Paese, si impegnerà congiuntamente ad essi
nell’ostcolare la trasmissione della malattia, lavorerà attivamente alla
preparazione e allo sviluppo di un vaccino e immagazzinerà materiali per il
trattamento medico pertinenti ad affrontare qualsiasi potenziale scoppio
pandemico. E quando necessario, Taiwan offrirà il suo aiuto per assistere altri
Paesi nella prevenzione delle malattie, fornendo le risorse per le cure necessarie
e lavorando di pari passo con il resto del mondo per resistere alle incursioni
del virus influenzale.
L’altro esempio riguarda la sicurezza alimentare globale, che rappresenta
un problema sempre più serio. Mezzi di trasporto rapidi e tecniche di conservazione
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avanzate permettono a varie tipologie di cibi di trascendere le limitazioni
derivanti dalle distanze geografiche e di essere consumati in qualunque parte
del mondo.
I prodotti alimentari ora circolano ampiamente e i loro ingredienti possono
provenire da qualsivoglia luogo. E’ quindi sempre più difficile tenere sotto
controllo la sicurezza alimentare, dal momento che vi è una crescente varietà
di origini degli ingredienti. Soltanto una rapida circolazione di informazioni
dettagliate e una serrata cooperazione interfrontaliera nel monitorare e
controllare tali alimenti permette ad ogni Paese di tenersi al passo con la
situazione sanitaria per ogni tipo di cibo, e, nel momento in cui una minaccia
viene alla luce, di tracciare il percorso di ogni alimento contaminato dalla sua
partenza alla sua destinazione.
La Moderna organizzazione per la tutela della sicurezza del cibo è
differente dagli approcci tradizionali – La prevenzione richiede operazioni
concordate tra i Paesi.
Come gli altri Paesi, Taiwan deve confrontarsi con questi importanti
argomenti connessi alla salute pubblica. Affrontando le sfide di un mondo
globalizzato, Taiwan sarà in grado di partecipare egregiamente alle attività
dell’OMS. Unendosi al sistema sanitario internazionale, la Repubblica di Cina
(Taiwan) assicurerà la salute e la sicurezza di 23 milioni di Taiwanesi.
I Contributi che Taiwan può offrire
alla sanità mondiale
All’interno di una rapida crescita economica, Taiwan ha realizzato un
eccezionale sistema sanitario. L’Economist Intelligence Unit ha classificato
Taiwan al secondo posto nel mondo in termini di performance del sistema
sanitario, sottolineando gli ottimi risultati dell’isola. Dal ventesimo secolo
ad oggi, Taiwan ha raggiunto diversi obiettivi eccellenti, quali l’eliminazione
del vaiolo, del colera, della malaria e della poliomelite, l’estensione globale
del vaccino contro l’epatite B e il lancio di un programma di assicurazione
sanitaria universale.
Il ritorno di Taiwan nel sistema internazionale, derivante dall’opportunità
offertaci di partecipare all’Assemblea Mondiale della Sanità nel ruolo di
osservatori, ci permetterà di condividere la nostra esperienza con gli altri
Paesi e di contribuire alla salute della popolazione mondiale.
Taiwan ha dimostrato le proprie capacità con i risultati ottenuti nella
lotta alla malaria nel Sao Tomé e Principe, ed ha creato dei Taiwan Health Centers nelle Isole
Salomone e nelle Isole Marshall, per offrire cure mediche e servizi sanitari
pubblici.
Taiwan è oltremodo desiderosa di aiutare gli altri Paesi nella risoluzione
delle problematiche connesse alla professione medica, quali ad esempio la
pianificazione di un network sanitario, la prevenzione e il trattamento delle
malattie infettive, l’assicurazione sanitaria, la ricerca, il soccorso medico,
così come la prevenzione dai rischi del fumo. Noi faremo qualunque cosa in
nostro potere per contribuire alla crescita della comunità internazionale e per
migliorare la salute della popolazione mondiale.
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Conclusione
La comunità internazionale ha positivamente ha riconosciuto questa
attitudine pragmatica e flessibile, accogliendo Taiwan quale membro osservatore
dell’Assemblea Mondiale della Sanità, quest’anno.
La partecipazione di Taiwan nell’OMS sarà un grande passo avanti per i
diritti umani connessi con la salute globale, e cancellerà l’ultimo gap esistente nel network della
sicurezza sanitaria internazionale.
Noi speriamo di raggiungere una sempre maggiore partecipazione agli eventi,
ai meccanismi e ai incontri che caratterizzeranno il futuro dell’OMS, e
attendiamo con ansia di mettere in pratica la nostre competenze, contribuendo
così in maniera significativa alla sanità internazionale.
Taiwan è pronta a condividere con il mondo la sua esperienza e i traguardi
fino ad ora raggiunti nel settore sanitario, e si ripromette che nel prossimo
futuro seguirà attivamente ogni politica dell’OMS, prenderà parte agli eventi
di questa istituzione e farà del suo meglio per dare il proprio contributo.
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