domenica 18 novembre 2007

SHOAH

Secondo una ricerca della dr.ssa Miri Scharf dell'Università di Haifa i discendenti
di sopravvisuti alla Shoah soffrono di maggiori difficoltà emotive rispetto al resto
della popolazione. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica statunitense
Development and Psychopathology.

venerdì 16 novembre 2007

FATTI E PAROLE

In questi mesi si è parlato di una divisione di Gerusalemme. Una parte sotto sovranità israeliana; un'altra allo stato palestinese; uno status speciale per i luoghi sacri.
Tutto ciò ha causato un aumento delle richieste di cittadinanza israeliana da parte
di palestinesi nella Città Santa.
Shalom, Tonono

mercoledì 14 novembre 2007

GOSSIP

La nuova compagna di Fini ha dichiarato che si frequentano da due anni.
Quando la frequentava era ancora sposato con Daniela? E dopo aver aderito
al family day correva da lei?E ancora. I cattolici possono votare per politici
che nella vita privata si comportano in maniera diversa da come predicano?
Qualche sacerdote ha qualcosa da dire? Non sarebbe il caso di tornare
al cavourriano LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO?
Nei giorni scorsi sono stati pubblicati alcuni articoli su la Sacra Rota.
Ho affrontato anche io il lungo iter che porta alla dichiarazione di nullita.
E' un affare interno della Chiesa e dei cattolici. Così come le leggi del parlamento
(DICO) riguardano la Repubblica. Tra l'altro i parlamentari godono già di una
assicurazione che tutela i conviventi. E' morale?
Scrivo questo perchè - per difendere la famiglia - non vorrei essere costretto a
votare Bertinotti che è sposato con la stessa donna da tanti anni.
Bye. T.N.

martedì 13 novembre 2007

CRISTIANI NEL MONDO ARABO

Sarebbero 1.100.000 (il 35% della popolazione) i cristiani che vivono negli Emirati Arabi Uniti.
Di essi 900.000 sono cattolici, il loro pastore è Paul Hinder, Vicario Apostolico di Arabia.
La sua giurisdizione comprende sei stati: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Baherein,
Oman e Yemen. Hinder risiede ad Abu Dhabi.
Si tratta per lo più di immigrati indiani e filippini. Cosa ci riserba il futuro?
Noi parliamo spesso di Eurabia, come potremmo chiamare quelle realtà?
Tonino Nocera

mercoledì 7 novembre 2007

ATTENZIONE

Meditiamo tutti in silenzio su quanto detto da Pacifici.


Pacifici (ebrei romani): la xenofobia sta montandoGiusti provvedimenti del Governo ma evitare espulsioni di massaROMA - Il portavoce della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, critica il "sentimento di xenofobia" che, dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto alcuni cittadini romeni oggetto un'aggressione di ritorsione per la morte di Giovanna Reggiani, "sta montando in Italia".A margine di una cerimonia presso la Sinagoga di Roma per premiare la senatrice a vita Rita Levi Montalcini dopo le contumelie rivoltele da Francesco Storace (Destra), Pacifici, intrattenendosi con i giornalisti, ha sottolineato la "degenerazione del confronto politico". Il portavoce degli ebrei romani ha citato, oltre al caso della Montalcini ("su alcuni siti e blog abbiamo trovato frasi come 'torna a lavorare nel ghetto'") ma anche i recenti attacchi al giornalista Gad Lerner e al professore Giorgio Israel. "Sono indignato che venga attaccato un giornalista come Gad Lerner, dal quale dissento su tutto per quanto riguarda le posizioni politiche, in quanto ebreo. Poi - ha proseguito Pacifici - si passa a insultare i rom, gli zingari e i diversi. Il sentimento di xenofobia sta montando. Sono giusti tutti i provvedimenti sulla sicurezza presi dal Governo - ha proseguito il portavoce degli ebrei romani - ma non ci possono essere punizioni collettive".Pacifici, che non ha esitato a chiamare in causa anche la responsabilità dei "Governi precedenti" ha sottolineato, poi, che le condizioni di vita nei campi nomadi sono "le peggiori possibili" ed ha espresso infine la "solidarietà degli ebrei romani alla comunità romena".(Apcom, 7 novembre 2007)

domenica 4 novembre 2007

GERMANIA

Si è aperta a Berlino una mostra dedicata alla prostituzione forzata nei lager.
Fu Himmler a disporre la creazione di postriboli nei lager. Le donne dovevano
essere germaniche di razza ariana in casi eccezionali erano ammesse donne
polacche: mai ebree o zingare. Si trattava di donne condannate per reati comuni o
per aver violato le leggi naziste che vietavano rapporti sessuali con non ariani.
La prima casa di tolleranza fu aperta nel giugno 1942 a Mauthasen.
Non potevano accedere i prigionieri russi ed ebrei. Doveva essere presentata domanda
al comandante del campo che comunicava l'esito pubblicamente durante l'appello
mattutino. Era ammesso solo un coito in posizione normale e una ss vigilava attraverso
una finestrella che la norma fosse rispettata. Alla Liberazione le donne coinvolte
erano dei rottami umani. Un altro orrore nazista che solo oggi comincia ad essere
noto.
Ma nonostante ciò in Germani sempre più donne aderiscono a gruppi neonazisti.
Anche loro sono razziste e antisemite ma sono meno individuabili. Questo rende
più facile la loro opera di proselitismo.
"La cagna che li ha partoriti è ancora in calore"
T.N.