era solo un immigrato thailandese: un bracciante.
è stato ucciso nel paese sbagliato: Israele
da missili rudimentali come sostengono tanti intellettuali occidentali.
Magari quelli che non tollererebbero nemmeno per un minuto il clacson di un auto.
Ma lui non lo sapeva. Sarebbe potuto andare in uno dei tanti paradisi del Medio Oriente. Quelli dove le donne sono discriminate, gli omosessuali impiccati, i dissidenti repressi e i palestinesi senza diritti. Ma ha scelto un paese razzista. Dove tutti possono essere se stessi. Dove si curano i palestinesi di Gaza e Cisgiordania. I quali protestano ma non spiegano mai perchè preferiscono recarsi in Israele e non nei fratelli paesi arabi. Ma lui il giovane thai non sapeva tutto questo. Voleva solo una vita migliore.
Nessuno ha scritto il suo nome, nessuno lo ricorda.
La sua morte è scivolata, come una breve di cronaca, tra i tanti eventi.
Addio, io non ti dimenticherò. Assieme ai tanti morti di Israele che il mondo volutamente ignora.
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