Ci sono anche alcuni parlamentari calabresi tra i primi firmatari della mozione contro la repressione iraniana presentata da Fiamma Nirestein. Sono Francesco Laratta, Antonino Foti, Francesco Nucara e Angela Napoli. La mozione prende spunto dalla vicenda di Mahmoud Vahidnia, lo studente che lo scorso 28 ottobre ha affrontato l’Ayatollah Ali Khamenei durante un incontro pubblico. La Televisione iraniana ha immediatamente interrotto la diretta proprio durante l’intervento di Vahidnia. Da allora non si sa più nulla del coraggioso giovane. E’ anche esaminata, in maniera più ampia, l’intera vicenda della repressione del dissenso in Iran. Partendo dalle contestazioni alle elezioni presidenziali del 12 giugno 2009, cui seguirono numerose manifestazioni di protesta duramente represse. E’ ancora viva in tutto il mondo il ricordo del volto insanguinato di Neda Agha Soltan, la studentessa di filosofia assassinata durante le manifestazioni. L’Università di Oxford le ha dedicato una borsa di studio; è stato anche creato un sito che informa su quanto accade in Iran http://lavocedineda.iobloggo.com. Dopo cinque mesi non si conosce ancora il numero esatto delle vittime della repressione, degli arrestati e delle persone giustiziate dopo processi farsa. Lo scorso 4 novembre – trentesimo anniversario dell’assalto all’ambasciata americana e del sequestro di 53 ostaggi – i giovani di Teheran sono scesi ancora una volta in piazza. I firmatari, inoltre, invitano il governo italiano a farsi promotore, anche in sede europea, di una politica comune che faccia chiarezza sulle continue violazioni di diritti umani in Iran. Apprezzamento per l’iniziativa di Fiamma Nirestein è stata espressa da Davood Karimi, presidente Associazione Rifugiati Politici Iraniani residenti in Italia. Karimi, ha tra l’altro dichiarato: “Il popolo iraniano non dimenticherà mai coloro che gli sono stati vicini nei momenti più tenebri della sua storia”.
Tonino NOCERA
domenica 29 novembre 2009
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